Morto a 77 anni uno dei volti più apprezzati del cinema tedesco: magistrale la sua interpretazione di Hitler nel film “La caduta”.
L'attore svizzero Bruno Ganz è morto in una clinica di Zurigo a 77 anni. Nel 2018 gli era stato diagnosticato un carcinoma intestinale. Nato il 22 marzo 1941, ha recitato in una cinquantina di film ed è considerato uno degli interpreti più carismatici della sua generazione, molto apprezzato – tra cinema e teatro - dal pubblico e dalla critica internazionale.
Da Herzog a Von Trier: una carriera internazionale
Nel 1979 ha interpretato il ruolo di Jonathan Harker nel celebre Nosferatu, il principe della notte, di Werner Herzog. Il successo viene raggiunto grazie al regista Wim Wenders, con il quale aveva già lavorato nel film L’amico americano (1977); dieci anni dopo, Il cielo sopra Berlino, pellicola di cui è protagonista nel ruolo di un angelo, ha ottenuto la Palma d'Oro per la miglior regia a Cannes.
In Italia ha lavorato con registi come Giuseppe Bertolucci, Mauro Bolognini e Silvio Soldini: per la sua interpretazione nel film Pane e tulipani, nel 2000 ha vinto il David di Donatello come miglior attore protagonista.
Memorabile la sua interpretazione di Adolf Hitler nel film La caduta (2004), intensa narrazione degli ultimi giorni di vita del Fuhrer ; nel 2010 ha vestito i panni di Tiziano Terzani nella pellicola La fine è il mio inizio, tratta dall'omonima pubblicazione postuma del giornalista e scrittore fiorentino.
Il suo ultimo impegno cinematografico è datato 2018 e s’intitola La casa di Jack, un thriller firmato da Lars Von Trier, con protagonista Matt Dillon; la pellicola, presentata all’ultimo Festival di Cannes, uscirà nei cinema il 28 febbraio 2019.
Interprete brechtiano
Nel 1970 è stato uno dei fondatori, con il regista Peter Stein, di una compagnia tedesca d’ispirazione brechtiana. Sul palcoscenico, si è distinto, proprio come interprete brechtiano e in alcuni celebri allestimenti, tra i quali il Prometeo incatenato di Eschilo (1987) e l’allestimento del Faust di Goethe, realizzato proprio da Stein ad Hannover, nel 2000, in occasione dell’Expo.